La gestione ecosostenibile del polistirolo trasforma i rifiuti in valore.
Norlax in 2 anni ha recuperato l’investimento iniziale per l'acquisto della pressa SK370 e la costruzione dell'edificio dove installarla e ha iniziato a guadagnare dall’EPS compattato.
Problematiche
- Troppi viaggi: 4 camion al giorno
- Costi elevati
Macchina
Pressa per polistirolo RUNI SK370
Capacità oraria: 200 kg.
Densità : 350 kg/m³
Vantaggi
- Pochi viaggi: 1 camion ogni 2 settimane
- Costi abbattuti
- Gestione ecosostenibile
Prima e dopo l'installazione della pressa SK370
In una giornata fruttuosa presso la NORLAX A/S in Danimarca vengono immesse in produzione fino a 1.000 casse di polistirolo per salmone.
L’enorme quantità di scatole in EPS riempiva 4 camion al giorno, che facevano costantemente la spola tra la sede dell’azienda e un’azienda di trattamento dei rifiuti a 30 km di distanza.
Oggi le scatole per il pesce vengono compattate in blocchi con un compattatore a coclea RUNI SK370 per EPS. I blocchi vengono prelevati ogni due settimane, al raggiungimento di 10 pallet, per un totale di circa 5,5 tonnellate.
SK 370: una pressa altamente performante
La pressa Runi SK370 è la più grande tra le presse per polistirolo RUNI disponibili. E’ consigliata per chi deve smaltire oltre 50 tonnellate di EPS all’anno e riduce il volume fino a 50 volte.
“È estremamente resistente e facile da usare. Di tanto in tanto dobbiamo regolarla un po’, perché i vari tipi di EPS di cui sono composte le casse che riceviamo presentano alcune differenze. Nove blocchi su un pallet pesano in genere 550 kg, ma siamo arrivati anche a 800 kg”, afferma il direttore di stabilimento Carsten Krarup.
Impianto su misura
Il compattatore RUNI si trova in un annesso costruito appositamente per evitare che eventuali pezzi di EPS si spargessero nella zona produttiva e collegato all’edificio di produzione attraverso uno scivolo.
Nell’edificio principale le scatole vengono spinte su un nastro a rulli collegato ad uno scivolo, vengono capovolte per svuotarle da ghiaccio e acqua e, una volta vuote, caricate direttamente nella macchina.
L’ufficio tecnico Falcor è in grado di progettare l’intero impianto rispondendo alle reali esigenze del cliente.
L'investimento si ripaga velocemente
“È più rispettoso dell’ambiente vendere l’EPS per il riciclo invece di smaltirlo come rifiuto, e diventa una fonte di reddito invece che un costo. Le scatole in EPS erano molto costose da smaltire”, conclude Krarup.
I blocchi di EPS compattati possono essere venduti. Inoltre si risparmiano 4 corse giornaliere di camion, compresa la manodopera e il noleggio di camion.
“Nel complesso, la macchina è stata più che ripagata. Anche con l’edificio che abbiamo costruito per ospitarla, abbiamo ottenuto un ritorno sull’investimento in 2 anni al massimo”, afferma Krarup.
