Le presse verticali rispondono a svariate esigenze: se si devono ridurre i volumi, i costi di gestione, se si ha bisogno di liberare spazio, se si hanno materiali diversi da compattare. E’ il caso di Babbi che ha dovuto affrontare diverse problematiche e ha trovato nelle presse verticali una valida risposta.
Babbi è un’azienda familiare che può vantare una lunga tradizione. Iniziata con la produzione esclusiva di coni per il gelato, oggi è un punto di riferimento per gelaterie, bar, ristorazione e pasticceria, grazie all’alta qualità dei suoi prodotti.
Come era organizzata la raccolta dei rifiuti?
Nello stabilimento di Panighina in provincia di Forlì-Cesena avviene tutta la produzione. Le materie prime arrivano imballate con cartoni, film di plastica e in sacchetti poliaccoppiati di carta e plastica.
La Babbi conosceva già l’importanza di compattare: utilizzava infatti una pressa per compattare il cartone e mandarlo al recupero.
Il resto degli imballi finiva in un cassone di materiale indifferenziato che veniva svuotato dall’azienda municipalizzata.
Da cosa nasce la necessità di nuove presse per la compattazione?
Con l’entrata in vigore della raccolta a chiamata e della tariffa puntuale, la Babbi ha sentito la necessità di compattare anche il film plastico per mandare anche quello a recupero e per ridurre la quantità di plastica da destinare alla raccolta della municipalizzata e anche i sacchetti poliaccoppiati per ridurre il volume e il relativo numero di chiamate.
Una soluzione chiara per una situazione complessa
In base alle nuove esigenze del cliente e alle nuove disposizioni del Comune, il nostro tecnico commerciale ha saputo consigliare la Babbi e proporre una soluzione funzionale e completa.
Per il cartone è stata acquistata la pressa verticale Bramidan X25AD. Una pressa di taglia media, che garantisce, con i cilindri incrociati e una pressione di 25 tonnellate, una prestazione superiore. L’optional della porta automatica ha il vantaggio di rendere più veloce l’operazione di carico e più sicura la zona intorno alla pressa. Le balle di cartone compattato vengono rivendute a un raccoglitore autorizzato.
Per i sacchetti di poliaccoppiato si è optato per una delle presse più piccole: la B3 dagli ingombri decisamente ridotti, che ha il vantaggio di fare balle piccole di circa 50 kg. Questi sacchetti che contengono le polveri, come zucchero, farina, non possono essere differenziati. La riduzione volumetrica del materiale compattato permette a Babbi di ridurre le chiamate all’azienda municipalizzata, che sarebbero molto frequenti.
La pressa già in uso viene ora utilizzata per compattare il film plastico trasparente. Per questo materiale, così separato e compattato, viene riconosciuto a Babbi, da uno smaltitore, un prezzo a tonnellata.
Il resto della plastica viene raccolto in sacchi, grazie all’acquisto di alcuni cesti portasacchi, conferito negli appositi cassonetti, per essere raccolto dalla municipalizzata.
Ricapitolando: cartone e film plastico vengono mandati al recupero. La plastica viene differenziata e i sacchetti in poliaccoppiato, che non possono essere riciclati, vanno nell’indifferenziata, ma riducendo in modo considerevole le chiamate, i costi e i viaggi per la raccolta. Vengono risparmiate così anche emissioni di CO2.
Vantaggi ottenuti da Babbi:
- Valorizzazione della raccolta differenziata per cartone e film plastico
- Riduzione volumetrica di plastica generica e rifiuto indifferenziato, con conseguente riduzione delle chiamate per la raccolta.
- Risparmio sui costi della gestione dei rifiuti.
- Benefici in termini di eco-sostenibilità del processo produttivo